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Cittadino del tramonto


CITTADINO DEL TRAMONTO
(Il titolo della pagina tiene conto dell'epoca in cui viviamo)
Creazione pagina il giorno 24 marzo 2020
(in piena epoca di coronavirus)





Ermanno Bartoli è nato a Reggio Emilia nel 1954.
Da anni scrive racconti e poesie incentrati principalmente
su una cultura del benessere interiore.
Appassionato della cultura degli Indiani d’America,
del Trascendentalismo americano facente capo a Ralph Waldo Emerson,
Emily Dickinson, Henry David Thoreau (quello della “Disobbedienza Civile”),
Walt Whitman, Henry W. Longfellow, Elizabeth Barrett, Robert Browning,
il più recente Robert Frost (il poeta di J.F.K.) eccetera…
poiché apprezza di questi
la profonda natura formativa ed educativa –
nel senso di un non effimero Stare Meglio 
da anni si batte per una maggiore valorizzazione e impiego
di tali voci nell’insegnamento e nella cultura in Italia.
Sensibile al Romanticismo inglese, estimatore della
Psicologia Umanistica di Abraham H. Maslow,
ha alle spalle un buon bagaglio di letture classiche.
L’altra sua grande passione letteraria: la fantascienza.

Quella sociologica, innanzi tutto. Fra i suoi autori preferiti…
Eric Frank Russell, Ray Bradbury, Theodore Sturgeon,
Raphael A. Lafferty, 
Lester del Rey, Connie Willis, Harlan Ellison,
Margaret St. Clair, Charles Beaumont, Jerry Sohl, James Blish,
Ward Moore, Avram Davidson, James White…
Dal 1998 al 2007 ha collaborato in internet con l’editore Simonelli
di Milano, presso il quale ha curato due rubriche letterarie:

“I Desaparecidos della letteratura” e “Cattiverìe”.
***
“ESSI”
Essi
sono i bambini
di essi è il futuro
il passato ed il presente,

lo spirito vitale

che soffia su ogni cosa
e in ogni cosa…
sempre.
(Ermanno Bartoli - 1992) 
dipinto di Anna Pace: “Totem bambini”


THE NARRATOR & "I FIORI NEI MURI"

Palermo
Teatro Massimo
(stagione teatrale 1960 – 1961)
l’autore – figlio di un baritono –
è il bambino ne’
“Madame Butterfly” di Giacomo Puccini;
soprano Antonietta Stella.
***
A
Antonietta Stella
(1929 -)
  “MADAME BUTTERFLY”
 In ognuno
c’è almeno l’angolo circolare
d’un rammento lontano
dolce e struggente
che si frammischia
ai più recenti dolori
facendoli più leggeri,
quell’angolo
spesso possiede un volto di sogno
dolce e gentile
seguito a volte da un nome…
la mia Stella
si chiama Antonietta,
ha tratti e trucchi orientali
e una voce stupenda
mentre canta di un amore infelice;
un sorriso delicato
nel porgermi la benda verde
che dovrebbe impedire
al mio io bambino
d’esser anche soltanto sfiorato
dall’immagine della morte.
Grazie Antonietta,
grazie per il bacio gentile a quel bambino!…
ne posseggo ancora la foto,
ma il ricordo nel teatro Massimo è ancora lì,
ancor più che indelebile…
immortale.

Palermo, Teatro Massimo:
stagione teatrale 1960-’61
(inverno 1960)
Cercavano un bambino per fare la parte del figlio
di Butterfly, così hanno trovato me; figlio di un baritono
della compagnia.  Avevo sei anni ed ero un po’ cresciutello,
ma non trovando bambini  più piccoli, si sono adattati.
Per mia fortuna, perché è stata un’esperienza formidabile.
°
Al soprano Antonietta Stella,
con affetto, nel ricordo di una donna di dolcezza infinita.
 (Ermanno Bartoli – Reggio Emilia, giugno 1997)
*dal volume “Sulla pista – dedicati” (2016)

Sulla pista - 1199486 Copertina Fronte^
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/301251/sulla-pista/




  “I FIORI NEI MURI”
(a mia madre)
   Avete mai fatto caso a quei fiori
che crescono nelle crepe dei muri,
a quei fiori che sembrano esistere – e resistere
soltanto per scommessa…
a quei fiori che s’attaccano alla vita
con ogni loro fibra,
succhiando con caparbia avidità
ogni più miserevole goccia d’acqua
e di umidità?
Li avete mai osservati da vicino
quei fiori
che aggrappati ai sassi
resistono alle più violente intemperie,
al gelo delle notti
e ai raggi brucianti di un sole spietato
con straordinaria, ammirevole forza?
  Ebbene…
certe persone sono come quei fiori.
(eb – 1989)
*dal volume “Sulla pista – dedicati” (2016)
(foto dell’autore – Sentiero per “Roda di Vael”, 1989)
“La discrezione merita discrezione e ciò che di male non faccio
infine mi torna - spero - in rispetto.” (1989)
"Personalmente la vita mi ha smentito: in risposta al bene fatto,
da non pochi tra stessi beneficiati, mi è tornato spesso il male." (2019)



I tre fratelli Bartoli nel 1968
da destra a sinistra:
Ermanno, 1954
Claudio, 1957 - 1975
Paolo, 1968 - 1985
-
A Claudio e Paolo (Pdf)


https://www.youtube.com/watch?v=qsPb1-uPIic
Orphanet Land "Brother" ^

---
...e a proposito di "brother" (fratelli)
i due della foto di destra - sopra & sotto
(ferocemente censurati in Italia)
per me lo sono.
 

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